martedì 11 giugno 2013

Entrevista a Claudia Avitabile, antropóloga

Querida Claudia:
La primera pregunta:
¿En qué consiste su trabajo exactamente?
En general me ocupo de antropología bajo diferentes aspectos, especialmente legados a la interculturalidad. He realizado investigaciones y he trabajado con la América Latina: México, Brasil, Chile y Perú. Actualemente escribo y llevo adelante proyectos de cooperación para el desarrollo con el financiamento de alcunas entidades. Uno, por ejemplo, es sobre la potabilización del agua de falda en una comunidad de la costa del Golfo. Hacìa un par de años atràs, he coordinado desde Italia un proyecto sobre el tejido en Ancash, Huari y hemos creado unas asociaciones femeninas para el hilado, la coloración, el tejido y la venta de artesanías. Sobre territorio italiano, mientras tanto, trabajo en proyectos especialmente dedicados a la integración de las segundas generaciones ( hijos de imigrantes nacidos en suelo extranjero).

Háblenos un poco sobre el Centro de Estudios Americanistas “ Cìrculo Amerindio" Onlus: ¿Còmo ha nacido? ¿Què objetivos se pone? ¿Qué actividades desarrola?
Esta pregunta es verdaderamente tan amplìa, para una asociación – onlus con personalidad jurídica- nacida en el 1977. Se pueden encontrar todas las informaciones en el sito oficial.


¿Tiene un recuerdo particularmente bonito legado a su actividad?
Tengo muchos recuerdos positivos y gratificantes. Uno es sin duda el éxito del proyecto de cooperación con el Chile, en particular con el àrea mapuche, para el rescare de almenos el uso de las tierras indígenas. El quadro, a la nuestra llegada, se mostró particularmente hostil por la desconfianza que la población mantiene hacia las instituciones. Gradualmente hemos demostrado che èramos diferentes a otras cooperativas y, con exámenes morale y deontológicos en pràctica continuos, logramos obtener objetivos superiores a las expectativas.

lunedì 10 giugno 2013

Un corpo tra due anime: la storia di Daniele

Daniele con i suoi genitori 
Daniele V., nato in Manasquì.


Caro Daniele, ci fa molto piacere che tu abbia deciso di raccontarci la tua storia. Sappiamo che è sempre difficile raccontarsi, ma faremo di tutto per metterti a tuo agio. Dicci, da quanto tempo vivi in Italia?

 Innanzittutto grazie a voi dell' occasione di poter raccontare la mia esperienza di vita ai miei compaesani sperando che possa esser utile ad altre persone. Io vivo in Italia praticamente da sempre, sono arrivato da quando avevo 6 mesi di vita con i miei genitori adottivi che son venuti fino in Perù a prendermi.
Perché hai scelto l'Italia?
Ovviamente non ho potuto scegliere io la meta del mio viaggio né quale sarebbe stata la mia famiglia.
Ad oggi, per come sono andate le cose, posso dire che per me il fatto di capitare in Italia è stato un colpo di fortuna o semplicemente un segno del destino.
Come è stata l'integrazione?
L’ integrazione è un argomento per me molto lungo da riuscire a raccontare e spiegare in poche righe, ho imparato sulla mia pelle che integrarsi può essere semplice o difficoltoso a seconda di come viene vissuta dal diretto interessato, ma anche dalle persone con cui ci si è confrontati, imparando a conoscersi a vicenda.

sabato 8 giugno 2013

Intervista a Claudia Avitabile, antropologa

Cara Claudia, la prima cosa che le chiedo è: in cosa consiste il suo lavoro, esattamente?
Mi occupo in generale di antropologia sotto diversi aspetti, specialmente connessi all'interculturalità. Ho fatto ricerca e lavorato con l'America Latina - Messico, Brasile, Cile e Perù.
Attualmente scrivo e porto avanti progetti di cooperazione allo sviluppo con il finanziamento di alcuni enti. Uno, per esempio, è sulla potabilizzazione dell'acqua di falda in una comunità della Costa del Golfo.
Fino ad un paio d'anni fa, invece, ho coordinato dall'Italia un progetto sulla tessitura con l'area di Ancash, Huari e abbiamo creato delle cooperative femminili per la filatura, colorazione, tessitura e vendita di manufatti.
Sul territorio italiano, intanto, lavoro in progetti specialmente rivolti all'inserimento delle seconde generazioni.

Ci parli un po' del Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano" Onlus: com'è nato? Quali obiettivi si pone? Quali attività svolge?
Questa domanda è veramente tanto ampia, per una associazione – onlus con personalità giuridica – nata nel 1977. Si possono trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale:
CIRCOLO AMERINDIANO ONLUS


Ha un ricordo particolarmente bello legato alla sua attività?
Ho molti ricordi positivi e gratificanti! Uno è sicuramente il successo del progetto di cooperazione con il Cile, in particolare con l'area mapuche, per il riscatto almeno dell'uso delle terre indigene. Il quadro, al nostro arrivo, si è mostrato particolarmente ostile per la sfiducia che la popolazione ha verso le istituzioni. Gradualmente abbiamo mostrato di essere diversi da tanti altri cooperanti e, con esami morali e deontologici praticamente continui, siamo riusciti ad ottenere obiettivi superiori alle aspettative.